L'Autore cerca, in questo libro, di rispondere, con la sua nota competenza in materia, alla domanda del perché tanti occidentali si sentano oggi attratti dallo Zen
L'Autore cerca, in questo libro, di rispondere, con la sua nota competenza in materia, alla domanda del perché tanti occidentali si sentano oggi attratti dallo Zen. Potrebbe trattarsi di un semplice desiderio di seguire una "moda" del momento, o del fascino per il misterioso lontano oriente, oppure di un desiderio di "fuga" dalla propria realtà e dai propri problemi quotidiani per trovare rifugio in un mondo remoto e ideale, pervaso da una profonda spiritualità.La risposta che l'Autore fornisce in quest'opera è che lo Zen non può rappresentare, per gli occidentali, quell'unica via di salvezza che invece costituisce per gli orientali. Esso piuttosto può donare ad ognuno quel pieno e completo appagamento ad un vuoto interiore che altre dottrine non riescono a colmare.Ciò che distingue lo Zen da ogni altra forma di Buddhismo è il suo distacco da dogmi e concetti, l'immediata applicabilità della sua pratica, nonché il mirare all'inamovibile nucleo dell'essenza dell'individuo: far sì che quest'ultimo si schiuda è l'aspirazione fondamentale dello Zen. Si tratta della rinascita dell'uomo dall'esperienza dell'Essere non come fede dogmatica o come una speculazione mistica, bensì come esperienza possibile all'uomo.Il significato di tal esperienza viene chiarito dallo Zen in quanto possibilità, necessità, via ed effetto, in una maniera valida non soltanto per l'oriente, ma per tutti: lo Zen, praticato quotidianamente, conduce alla verità della vita.Un ampio capitolo dedicato allo Za-Zen fornisce a chiunque desideri metterlo in pratica tutte le indicazioni necessarie.

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